Il Mussolini di Gooch

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Georgios Lagionis – Roma

Ne “Le Guerre di Mussolini” John Gooch riassume in un unico libro tutta l’avventura bellica italiana, promossa dal fascismo e sostenuta fino al 1943, anno della caduta del regime mussoliniano. Una parte importante del libro è dedicata alle vicende della seconda guerra mondiale, capitolo senza dubbio molto significativo, ma che rappresenta solo una parte dell’argomento in esame. Gooch segue il filo conduttore della storia da molto prima, ricostruendo tutti gli antefatti dal periodo precedente la grande guerra. Lo scrittore apre il libro con un utilissimo elenco di note biografiche dei protagonisti, principalmente militari, e nell’introduzione presenta i tentativi di espansione dell’Italia, prima, durante e dopo il primo conflitto mondiale. Una situazione presa in esame perché già vedeva tracciate le linee sulle quali, almeno inizialmente, si è mossa la politica del regime fascista, per inseguire successivamente obiettivi propri.

La fase bellica del fascismo inizia negli anni trenta con l’introduzione dell’ideale del nuovo impero di Roma attraverso l’espansione oltremare, e con l’intervento militare in Spagna a sostegno del regime di Franco. Più tardi, allo scoppio della seconda guerra mondiale, il desiderio di dominio sulla scia dei successi dell’alleato nazista fa emergere nuove priorità allargando il ventaglio dei possibili obiettivi.

Gooch segue da vicino tutta l’evoluzione dalla situazione e dei fronti che hanno visto coinvolta l’Italia e prende in esame i diversi scenari di guerra nel corso degli anni. È un contesto in cui le forze armate italiane sono state impegnate in vari conflitti molto differenti e ben distinti tra loro, studiati mettendo sempre in relazione diversi fattori come i propositi di espansione del duce e le reali possibilità in campo.

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Oltre alla complessità dell’argomento, visti i numerosi teatri di guerra e i continui sviluppi, l’autore affronta un ulteriore elemento di difficoltà: il prisma ideologico dell’osservatore. Si tende infatti ad attribuire le cause dell’insuccesso, almeno a livello di opinione pubblica, unilateralmente alla chimera irrealizzabile di un uomo solo al comando oppure all’inadeguatezza e all’incapacità del Paese di mostrarsi all’altezza dello sforzo richiesto. Lo scrittore nel corso del libro non solo si muove con destrezza all’interno di un argomento complicato ma riesce a superare anche quest’ultimo scoglio, restando sempre lontano da pregiudizi e mettendo sulla bilancia i diversi fattori che hanno determinato gli sviluppi e pesato sugli esiti della guerra. I desideri del duce, le reali potenzialità delle forze armate e la disponibilità di risorse, le capacità delle industrie e la portata ed efficienza dei trasporti, il ruolo dei vertici militari e i rapporti con l’alleato tedesco, sono argomenti che vengono costantemente esaminati e tenuti a confronto. Inoltre Gooch fa tutto questo seguendo da molto vicino gli avvenimenti, presentando il punto di vista che all’epoca avevano o avrebbero dovuto avere i vertici italiani, e allo stesso tempo riuscendo a mantenere l’obiettività dove le sue constatazioni di storico si rivelano indispensabili.

Come risultato il libro fornisce tutti gli elementi utili a far comprendere le diverse sfaccettature di ogni episodio e permette al lettore di trarre le proprie conclusioni su un argomento complesso. Per farlo ricorre principalmente a fonti italiane, sia bibliografiche che archivistiche, cosa che presuppone una buona conoscenza della lingua e un lungo lavoro di approfondimento. Il libro offre al pubblico italiano una ricostruzione storica ottimale rivelando dettagli meno noti e abbattendo anche qualche luogo comune, mentre per un pubblico internazionale rappresenta un ottimo punto di partenza per conoscere la storia italiana, ed europea, di quel periodo e le dinamiche di una guerra che ha visto impegnati, per anni, diversi eserciti.

John Gooch

Le guerre di Mussolini

Newton & Compton, Roma, 2020