Guerre stellari e guerre terrestri: la storia del Novecento nella saga di Star Wars

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Lorenzo Domenis – Verona

La saga di Star Wars ha affascinato milioni di persone nell’arco di oltre quarant’anni, facendo immergere lo spettatore in un universo che unisce la fantascienza al fantasy, attingendo a piene mani anche alla storia dell’umanità. In questo contributo, esamineremo i casi più evidenti in cui George Lucas, l’ideatore dell’universo di Star Wars, ha deciso di ispirarsi con forza al passato o a quello che, ai tempi della prima trilogia, era sostanzialmente ancora il presente.

L’Impero del male: tra accenti britannici e iconografia nazista

La prima trilogia, quella che comprende gli Episodi IV-V-VI che furono pubblicati tra il 1977 e 1983, vede contrapposte due fazioni principali: l’Impero Galattico, regime dittatoriale che governa la Galassia con il pugno di ferro, e la Ribellione, un manipolo di uomini e donne che combattono per la libertà e la fine della tirannia imperiale. L’iconografia imperiale è stata plasmata secondo due modelli ben precisi: l’Impero britannico e la Germania nazista. Gli ufficiali e i dignitari imperiali parlano infatti un inglese con evidente accento britannico mentre i membri della Ribellione si esprimono con una cadenza più americana. Questa scelta linguistica, che purtroppo nelle versioni doppiate non si può cogliere, è stata ispirata dalla Guerra di indipendenza americana dove, un gruppo di ribelli si oppose al potente impero britannico, superiore in uomini e in armamenti, un po’ come nel caso dell’Impero galattico di Star Wars.

 

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Se la scelta linguistica attinge alla cultura anglosassone, per quanto invece riguardo il look dell’Impero, Lucas puntò con forza sullo stile del III Reich di Adolf Hitler. Le uniformi dell’Impero sono grigie o nere con stivali neri che ricordano una versione più “spaziale” delle uniformi delle SS o degli alti dignitari nazisti. Anche la forma del casco del personaggio più iconico della saga di Star Wars alias Darth Vader è ispirata al contesto del Novecento tedesco, nel dettaglio al celebre elmo in acciaio modello “Stahlhelm” introdotto durante la Grande Guerra ma reso celebre dall’impiego su vasta scala da parte della Wehrmacht e delle SS durante il regime nazista. Anche un’altra fazione della saga riprende, ossia il Primo Ordine, ispirandosi a sua volta all’Impero, riprende l’iconografia nazista, basti pensare al celebre monologo del Generale Hux nell’Episodio VII: il risveglio della Forza che ricorda un comizio delle SS con tanto di grande drappo e truppe schierate in ordine marziale. La stessa mimica teatrale del Generale, interpretato da D. Gleeson, appare come una versione grottesca di quella di Hitler.

 

 

L’impatto del Vietnam

La società americana si può dividere tra un pre e un post Guerra del Vietnam, il conflitto più divisivo nella storia a stelle e strisce. L’esercito americano, considerato la migliore e più avanzata macchina bellica del pianeta, non riuscì a sconfiggere le forze del Vietnam del Nord appoggiate dai gruppi di Vietcong. Quando uscì l’Episodio VI: il ritorno dello Jedi, correva l’anno 1983, molti osservatori e critici cinematografici sottolinearono come una parte della pellicola fosse la personale critica di George Lucas al conflitto in Indocina e al ruolo degli U.S.A. in quello scenario. La seconda parte dell’Episodio VI, infatti, vede lo svolgersi di un’intensa battaglia, all’interno di una fitta foresta, tra le esigue forze della Ribellione, appoggiata da una primitiva ma organizzata razza aliena nativa del pianeta dove si svolge lo scontro, contro una più numerosa e meglio equipaggiata guarnigione dell’Impero. Sfruttando la conoscenza del territorio e una serie di trappole, le forze ribelli sconfiggono l’Impero. In molti hanno letto un chiaro parallelismo tra le forze vietnamite e Ribelli per quanto riguarda le tattiche impiegate e per il fatto di aver avuto successo contro una forza più avanzata; ciò ovviamente comporterebbe che anche il parallelismo opposto ossia l’esercito americano avrebbe la sua controparte cinematografica nelle forze imperiali, le forze del male. Nel 1983, gli Stati Uniti erano governati da Ronald Regan, presidente convintamente militarista e interventista, non è un caso che Lucas abbia voluto includere una simile sequenza nell’Episodio. Lucas, da sempre molto critico verso il conflitto in Vietnam, portò il pubblico a simpatizzare per gli invasi invece che per gli invasori, per i più primitivi rispetto ai detentori della tecnologia.

 

 

Illimitato potere!

Un leader politico ambizioso e spietato fa carriera nell’alveo di in un ordinamento democratico; sfruttando il crescente clima di tensione sociale e insicurezza politica, il leader riesce a rovesciare la democrazia, grazie anche a forze militari a lui fedeli, instaurando una dittatura. Questo schema si è più volte verificato nel corso della storia umana, soprattutto nel XX secolo, e potrebbe benissimo essere usata per descrivere anche l’ascesa di Palpatine, da senatore a imperatore, nella saga di Star Wars. La cosiddetta trilogia prequel, che include gli Episodi I-II-III pubblicati tra il 1999 e il 2005, illustra i principali eventi che portarono alla fine della Repubblica Galattica, un ordinamento democratico fondata sulla presenza di un senato e di un cancelliere, e all’ascesa dell’Impero già ampiamente citato in questo articolo. Semplificando le vicende, onde evitare di tediare il lettore, Palpatine riesce a trasformare la Repubblica in Impero – con lui al vertice ovviamente – sfruttando una guerra, un finto colpo di stato e le crescenti esigenze di sicurezza della società e le accuse di corruzione della classe dirigente dalla quale lui ha sempre preso le distanze. Insomma, niente di nuovo sotto il sole, anche qui gli autori di Star Wars si sono indubbiamente ispirati alla storia e alle modalità con cui molti dittatori, caudilli e generalissimi hanno preso il potere nelle proprie nazioni.

In conclusione, la saga di Star Wars appare come un grande contenitore di esperienze e di elementi culturali che si fondano sui fatti della nostra storia. Se la Forza permea ogni cosa nell’universo di Guerre Stellari, nel nostro piccolo pianeta possiamo affermare che la Storia permea ogni cosa!